giovedì 30 dicembre 2010

In Veneto la didattica nelle aziende agricole ottiene il pieno consenso

La Regione Veneto conta all'incirca 250 fattorie didattiche presenti nel suo territorio, tra le quali troviamo anche gli agriasilo, le farmers' markets e le fattorie sociali.
In queste realtà, gli operatori mettono in campo le loro competenze e la loro fantasia nel proporre attività educative per i bambini, come i laboratori olfattivi o gustativi, la manipolazione dell'argilla, il contatto diretto degli animali e percorsi immersi nella natura.
Queste proposte innovative che stanno avvicinando sempre più i bambini alla natura, é sostenuta fortemente da Coldiretti, che negli ultimi anni si é impegnata soprattutto per promuovere e sostenere l'apertura degli agriasilo, che permettono ai genitori di lasciare i propri figli in un ambiente sano e genuino.
Le strutture degli agriasilo si trovano principalmente in aziende agricole gestite da donne, che stanno sempre più prendendo piede al nord, anche se i dati sono ancora molto inferiori rispetto alle altre zone d'Italia. Al sud infatti la presenza femminile negli agriturismi é pari al 42%, invece al nord é pari al 26%.
Quindi la progressiva femminilizzazione dell'agricoltura giova sia nell'ambito della produzione e valorizzazione dei prodotti tipici, sia per il benessere dei più piccoli attraverso iniziative didattiche e educative.
Fonti "Regione Veneto"

martedì 28 dicembre 2010

Agriasilo: un'idea nata dalle fattorie didattiche. Ma cosa sono le fattorie didattiche?

Le fattorie didattiche nascono come imprese agricole, che, oltre a svolgere le consuete attività agricole, promuovono anche attività educative indirizzate alle scuole e alle famiglie.
Lo scopo di queste strutture riguarda:
a) la conoscenza del territorio, dell’agricoltura e dei suoi prodotti, come frutta e verdura;
b) l’educazione al consumo consapevole del cibo;
c) la conoscenza dei cicli biologici animali e vegetali e dei processi di produzione, trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli.
Per visitare queste fattorie é necessaria la prenotazione, soprattutto da parte delle scolaresche, per pianificare al meglio la giornata e le attività da svolgere. Il costo si aggira sui 10 euro a persona per una giornata intera, più una piccola aggiunta, intorno ai 5-6 euro, se si vuole pranzare con i cibi preparati dall'azienda stessa.
Le visite possono essere effettuate tutto l'anno, ma i periodi più consigliati sono la primavera e l'autunno, ovviamente per il clima più favorevole ma soprattutto per gli spunti maggiori che la natura offre in questi periodi dell'anno.
Per approfondire l'argomento potete guardare questo video "Fattorie didattiche"
Fonti: "fattorie didattiche"

lunedì 20 dicembre 2010

Quanto costa iscrivere il proprio figlio all'agriasilo?

I costi ovviamente variano di struttura in struttura, ma generalmente sono inferiori a quelli degli asili nido cittadini. Questo avviene grazie al fatto che le aziende agricole hanno costi di manutenzione inferiori nel gestire l'agriasilo, in quanto presentano già gli spazi necessari. L'investimento di base, quindi, riguarda solo l'adattamento di questi spazi ad ambienti a misura di bambino e che rispettino perciò le norme di igiene e sicurezza stabilite dalla legge.
Facendo qualche esempio, la retta mensile può aggirarsi tra i 240 e i 350 euro, in altri casi invece il costo può comprendere anche una base di iscrizione annuale pari a circa 100 euro e una differenziazione dei prezzi in base alla permanenza del bambino nell'asilo durante la giornata. Quest'ultima può essere a tempo pieno o part time: la prima comprende un intervallo di tempo che va dalle 8 di mattina alle 17 del pomeriggio, invece nella seconda il rientro é anticipato alle 14.
Il costo della retta comprende l'assicurazione, le merende, il pranzo e le attività svolte nella struttura.
Fonti "federicaseneghini.eu"

martedì 7 dicembre 2010

ATTIVITA' INNOVATIVE CON GLI ANIMALI

Negli agriasilo il contatto con gli animali acquisisce una valenza educativa.
Stanno infatti prendendo piede alcune iniziative che mirano a rendere l'interazione con gli animali un'occasione benefica soprattutto per i bambini che necessitano di un supporto terapeutico particolare.
Stiamo parlando di co-terapie come la "dog-therapy", l'"ippoterapia" e l'"onoterapia".
La prima é la più famosa e prevede attività educative con i cani mirate a migliorare alterazioni di disturbi fisici, della sfera emotiva e cognitiva, come ad esempio nei bambini molto introversi e timidi che faticano ad interagire con gli altri.
L'ippoterapia, invece, é una pratica ludico-sportiva, avente come supporto il cavallo, che favorisce un miglioramento in bambini e ragazzi portatori di handicap fisici e mentali, in termini di vantaggi motori e psicologici. La possenza del cavallo permette al bambino di acquisire delle capacità nello stare seduto in sella e nel condurre l'animale che stimola la persona stessa ad una migliore esecuzione del movimento. Nel guidare l'animale infatti il bambino impara a definire lo spazio, sapendosi orientare e coordinando il movimento.
L'onoterapia, infine, presuppone la presenza dell'asino, un animale che coinvolge molto a livello affettivo, intellettivo, sociale e motorio. Il bambino instaura quindi un legame molto stretto con l'animale, essendo quest'ultimo molto empatico e coccolone, utile perciò con bambini che tendono ad isolarsi.
Fonti "google immagini", "aicote"

mercoledì 1 dicembre 2010

Aprire un agriasilo...come fare?

Chi avesse intenzione di aprire un agriasilo o un agrinido deve tenere in considerazione diversi elementi. Innanzitutto deve disporre di una struttura che presenti spazi adeguati per i bambini e soprattutto a norma di legge, che riesca ad ospitare dai 19 ai 50 bambini massimo. L'ambiente deve quindi trovarsi in una zona tranquilla rispetto all'area dove si svolgono altre attività dell'azienda e deve essere strutturato e arredato a misura di bambino.
Parlando dell'arredamento e dei materiali di un agriasilo c'é una spesa che si aggira intorno ai 10-20 mila euro, considerando poi le uscite dovute ai costi di manutenzione della struttura, come le bollette, l'assicurazione, gli alimenti ecc.
Per quanto riguarda il personale, é necessario che coordinatori e educatori siano in possesso di diplomi specifici o lauree, (maturità magistrale, laurea in pedagogia o in scienze dell'educazione) che li rendano abilitanti e competenti in questa professione.
Vi sono poi dei requisiti tecnici, igienico-sanitari e qualitativi che vengono conferiti dagli enti appositi come Asl, Ufficio comunale ecc.
Una volta raggiunti tutti i canoni richiesti dal comune, si deve fare la richiesta di accreditamento, grazie alla quale si possono ottenere dei finanziamenti per essere agevolati nelle spese, ricordando che ora ci sono dei vantaggi normativi grazie alla legislazione europea in materia di sviluppo rurale.
Per avere informazioni sulle normative vigenti in materia di agriasilo e agrinido vi riporto il link che si riferisce alla regione del Veneto: Veneto: normativa per i servizi educativi alla prima infanzia.
Fonti: "gaiares"

martedì 30 novembre 2010

PREREQUISITI STRUTTURALI E PROFESSIONALI DI UN AGRIASILO

Le imprenditrici agricole, per adibire la propria azienda ad agriasilo o agrinido, devono tenere in considerazione diversi fattori, sia strutturali che professionali.
Innanzitutto per quanto riguarda la struttura:
-lo spazio destinato ai bambini dev'essere ben distinto e protetto da altre attività che potrebbero creare pericolo;
-deve trovarsi preferibilmente al piano terra per favorire l'accesso a spazi esterni;
-si deve garantire la presenza di uno spazio adibito all'accoglienza;
-nella zona bagno ci devono essere un wc e un lavandino ogni 10 bambini e una vasca con miscelatore ogni 20;
-nella cucina dev'esserci una dispensa, la possibilità di scaldare il cibo e di lavare le stoviglie;
-presenza di stanze ad uso esclusivo degli addetti alle pulizie e per conservare materiali didattici e strumenti vari;
-é utile anche predisporre una stanza adibita ad ufficio per il responsabile/coordinatore e per gli educatori.
Gli spazi inoltre devono essere a norma per quanto riguarda l'igiene e la sicurezza, quindi con impianti atti a prevenire gli incendi e ad abbattere le barriere architettoniche.
Per quanto riguarda il personale, si deve garantire la presenza di un coordinatore e di educatori, che seguono la proporzione di uno ogni 8 bambini, e di una cuoca nel caso in cui ci sia la cucina.
Fonti "gaiares"

lunedì 29 novembre 2010

"Menù country" alla "Fattoria Casa Mia" di Pescantina

L'agriasilo "Fattoria Casa Mia" di Pescantina, in provincia di Verona, é stato tra i primi a fiorire in Italia, ricevendo anche un importante premio dall' "Osservatorio per l'imprenditoria femminile in agricoltura", in particolare per l'attenzione dimostrata dalla struttura nei confronti del cibo offerto ai bambini.
In questa struttura infatti la mensa propone un menù country, cioé composto da ingredienti provenienti direttamente dall'azienda stessa, a seconda della loro stagionabilità e della tipicità del territorio, come ad esempio il latte appena munto, il pane fatto in casa, la frutta e la verdura di stagione.
Il tutto caratterizzato dalla presenza sempre costante dei bambini, che hanno l'occasione di raccogliere i frutti, partecipare alla semina dell'orto, impastare il pane ecc.
Fonti "veronaoggi"

venerdì 26 novembre 2010

ATTIVITA' NEGLI AGRIASILO

Il metodo educativo attuato negli agriasilo é sicuramente innovativo e inusuale, in quanto privilegia il contatto con la natura e l'ambiente agricolo, incentrando le attività sull'esperienza pratica, quindi seguendo l'arte del fare e l'uso delle mani.
Citiamo l'esempio di alcune attività e laboratori svolti dai bambini in queste strutture, come la raccolta della frutta e della verdura negli orti, imparando a riconoscere le piante toccandole e annusandole.
Stando a contatto con gli animali invece si scopre cosa mangiano, dove vivono, imparando a riconoscere i versi e a imitarli.
Proponiamo alcune immagini che rendono l'idea delle attività svolte negli agriasilo:


La raccolta dell'uva
 
Raccolta dei frutti dell'orto

L'impasto con la farina

Come si può notare i bambini sono coinvolti pienamente in tutti i lavori riguardanti l'azienda agricola, dalla raccolta della frutta e della verdura, alla manipolazione del cibo, dando loro l'opportunità di scoprire, esplorare e soprattutto mettere in pratica le loro capacità.
Fonti "aamterranuova", "google" (immagini)         

domenica 14 novembre 2010

L'Agriasilo della Piemontesina

Questo é un esempio di agriasilo, che pur non trovandosi nel territorio veneto, rende l'idea della struttura, con l'organizzazione degli spazi e delle attività.
In particolare, l'agriasilo della Piemontesina, che si trova nel comune di Chivasso alle porte di Torino, é stato tra i primi d'Italia. E' nato infatti 4 anni fa dall'idea di un'imprenditrice agricola che, appoggiata dalla Coldiretti, ha pensato di trasformare la propria azienda in una struttura in grado di accogliere bambini fino ai 3 anni, offrendo loro la possibilità di stare all'aria aperta, a contatto con la natura e gli animali in tutta tranquillità.
Fonti: "la Piemontesina", "youtube"

venerdì 12 novembre 2010

DIFFUSIONE DEGLI AGRIASILO

Le strutture degli "agriasilo" e "agrinido" sono nate dall'idea di giovani imprenditrici agricole che hanno deciso di mettere a disposizione le proprie fattorie per adibirle a scuola materna o asilo nido.
Questa iniziativa si sta sviluppando sempre più in Italia, soprattutto nelle regioni del Veneto, Piemonte, Friuli e Trentino, dando l'opportunità ai genitori di lasciare i propri figli in un ambiente naturale dove hanno modo di stare a contatto con la natura e gli animali, consumando pasti e merende genuine.
Questo nuovo servizio per l'infanzia é stato accolto favorevolmente dalle famiglie italiane, tant'é che ,secondo un sondaggio della Coldiretti, 3 genitori su 4 vorrebbero far crescere i propri figli in queste strutture.
Per quanto riguarda in particolare gli "agrinido", dedicati ai bambini fino ai 3 anni, ci sono diversi motivi per cui sono preferiti alle normali strutture per l'infanzia: i prezzi competitivi e la facilità nell'accedervi, considerando che solo un bambino su 10 riesce ad entrare in graduatoria nei nidi comunali.
Fonti: "greenme"

venerdì 5 novembre 2010

Questo é il mio primo post

In questo blog voglio trattare della diffusione dei cosiddetti "agriasilo" e "agrinido": una nuova opportunità di vivere la scuola materna e l'asilo nido a contatto con la natura e gli animali.